Deposito del simbolo di Insieme Liberi rifiutato!
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Ragioni del tutto estranee alla vicenda di clonazione del simbolo e dell'associazione stessa da parte di Ugo Rossi e soci hanno purtroppo determinato l'inammissibilità del simbolo presentato dal presidente di Insieme Liberi alle Europee.
Il motivo, come si evince dalla comunicazione ufficiale del Ministero, sta nel fatto che il presidente Antonino Iracà era mandante della presentazione del simbolo composito Partito Animalista - Italexit per l'Italia, essendo egli membro del consiglio di reggenza di Italexit. Questo gli ha precluso la possibilità di registrare successivamente anche il logo di Insieme Liberi.
L'operazione di presentazione alla competizione europea era volta proprio alla tutela del simbolo, clonato con minimi ritocchi dalla associazione quasi omonima Insieme Liberi Italia ed inserito nel simbolo composito della lista "Libertà", aggiungendo al danno della clonazione anche la beffa della candidatura con la lista condotta da Cateno de Luca, persona del tutto estranea alla battaglia condotta da Insieme Liberi per il rispetto dei valori costituzionali, che De Luca ha oltretutto platealmente calpestato durante la "emergenza" COVID-19 (alle scuse successive con cui si giustifica non segue una dissociazione netta dal sistema responsabile del disastro, che De Luca anzi continua a corteggiare anche danneggiando i partiti del dissenso suoi alleati).
A conferma del completo distacco tra le dichiarazioni e la realtà dei fatti, membri della lista Libertà cantano vittoria (con commenti clonati, tanto per restare in tema→) come se un impedimento, giustamente applicato dal Ministero a norma di legge ma che non entra minimamente nel merito della clonazione, sdoganasse la moralità delle appropriazioni di simboli altrui.